Sulla condizione della donna borghese in Sicilia

di ELVIRA MANCUSO – Prefazione di LUCIA AZZOLINA

Un piccolo manifesto ideologico contro tutti i pregiudizi che mortificano il ruolo della donna.

«Da tutte le conquiste della borghesia, la donna non ha ricevuto che il magro conforto di servire un padrone più libero, più potente, più lieto di vivere. Il sacrificio continuo dei suoi diritti, della sua personalità, le sembrano cose fatali e necessarie, ordinate dalla natura e da Dio».
Di Elvira Mancuso non c’è traccia in molte storie della letteratura. Eppure, si tratta di una scrittrice oggi ritenuta fondamentale nella storia della letteratura femminile italiana.
Un testo che anticipa di più di cinquant’anni il movimento femminista, e che, all’epoca, fu condannato all’isolamento e all’oblio.
Durante l’epoca del fascismo non risulta che la Mancuso abbia scritto nulla. Si dedicò esclusivamente, fino al 1935, alla sua attività di maestra elementare.


ELVIRA MANCUSO nacque nel 1867 a Caltanissetta (a Pietraperzia, secondo altre fonti) e morì nel 1958 dopo aver sempre vissuto in quell’entroterra siciliano dove non doveva essere facile seguire gli ideali di emancipazione femminile che caratterizzarono la sua vita.
Fu nubile per scelta. Laureatasi a Palermo, si dedicò all’insegnamento nelle scuole elementari.


LUCIA AZZOLINA, Dirigente scolastica. Già Ministra dell’Istruzione.


Pagine: 64, brossura
Prezzo di copertina: 8.00 €
Genere: Saggio breve
ISBN 978-88-96311-19-6

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